La storia dei cavalieri prima che divenissero cavalieri, ...in realtà era destino...

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Shunrei89
view post Posted on 17/6/2010, 14:05     +1   -1




cavoli ma povero pegasus XD mi fa pena,che vita di merda XD
fantastica comunque :lol:
 
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view post Posted on 2/9/2010, 12:01     +1   -1

Belin quanti messaggi! Ma la mia mamma riceveva molti più SMS ogni giorno per collaudare i materassi!!!

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I Cavalieri dello Zodiaco: le origini



AVVERTENZA: storia dal contenuto politico, siete avvisati...

Capitolo quinto: meglio cento giorni da pecora che uno da Leo, a patto che non ci sia Toro nei paraggi.


Leggetevi la biografia di Berlusconi che fate prima...
No, scherzavo...Leo non è né nano né pelato...comunque, riprendiamo la storia. Anzi, iniziamola.
Leonzio del nobile casato dei Pippaldi nasce in uno sperduto paesino della provincia brianzola, terzo di quattro figli e secondo di due illegittimi. Non ci sembra altrimenti possibile come possa un deficiente simile essere fratello del primogenito del casato, Sagitter del nobile casato dei Sagittari.
In quanto terzogenito e per di più illegittimo (ma questo lo sa solo la madre), alla morte del padre, avvenuta quando ancora era bambino, non ricevette un soldo di eredità e quando andò a chiedere un sussidio di disoccupazione al padre biologico questi iniziò a ridergli in faccia, dopo avergli promesso un milione di posti di lavoro.
Leonzio, che era ancora un bambino, non capiva che la faccia sorridente e le promesse del padre biologico in realtà erano una presa per il culo, come non lo capiranno in seguito molti suoi connazionali.
Fu così che iniziò a vagare con la madre, che, unendo l’utile al dilettevole, cominciò a prostituirsi. Cioè, lo faceva anche prima, solo che adesso si faceva pagare. Ma siccome era una donna magnanima, prendeva solo il corrispondente del ticket per fare le analisi per le malattie veneree. Tuttavia, la donna non si chiamava Natasha, anche se potrebbe sembrarle simile. A differenza di Natasha, infatti, la donna lavorava solo in Italia e più precisamente in Lombardia.
Durante l’adolescenza, preso dai primi pruriti dovuti forse più alle pulci che non agli ormoni, cercò di accordarsi con qualche collega della madre affinché lo iniziasse alle arti amatorie, ma ebbe poca fortuna perché le colleghe erano tutte coetanee della madre e non esattamente profumate, cosicché il povero Leonzio rinunciò a pagare una donna che gliela desse.
Si era proprio negli anni in cui la libertà di costumi la faceva da padrone e, tra tutti, vi erano alcuni giovani costituitisi in partito che vantavano la loro libertà. Leonzio, convinto con ciò che avrebbe finalmente ottenuto un incontro gratis con una o più delle fidanzate degli iscritti al partito, pagò con i soldi del pane la tessera del partito ma, quando cercò di approcciare una delle sopra citate, finì steso dal mancino del fidanzato di questa ragazza. Solo allora si degnarono di spiegargli che si era liberi di amare le donne di tutti tranne le loro, di occupare tutte le case tranne le loro, di tassare tutti gli stipendi più alti tranne i loro e così via, tratto tipico di tutte le libertà comuniste. Leonzio se ne andò così dal partito scornato e spiantato.
Fu durante questo periodo di crisi che Leonzio conobbe un valoroso generale in congedo che lo iniziò alle arti della guerra.
Il generale era talmente abile come insegnante che Leonzio imparò in fretta i primi rudimenti dell’arte della guerra: armiamoci e partite. Sarà questo il motto che caratterizzerà infatti la vita guerresca del giovane cavaliere.
Quando il suo addestramento fu concluso, Leonzio decise di unirsi ad un gruppo di soldati di ventura che si facevano chiamare “leghisti”, frutto degli esperimenti di uno scienziato pazzoide, che si chiamavano così perché li si doveva legare ad un palo per non farli scappare dalla battaglia.
Dopo aver abbracciato gli ideali del gruppo di mercenari, Leonzio partecipò al sacco di Roma ladrona (che poi si estese al resto della Penisola) rubando lo stipendio, che ottenne partecipando alle elezioni politiche di quell’anno e facendosi eleggere senatore alla tenera età di 20 anni, anche se ne sarebbero serviti 60 per essere eletti. Ma d’altronde la legge è un’opinione, come tutti sappiamo. Leonzio cominciò così la sua breve carriera politica, che lo portò a guadagnare 12 milioni di lire al mese senza muovere un dito, spesato di tutto, baldracche comprese.
Purtroppo il governo sostenuto dalla maggioranza di cui Leonzio faceva parte cadde, perché un deputato si era offeso in quanto i suoi colleghi non avevano fatto passare una sua legge che prevedeva la pensione a vita per tutti quelli che si fossero anche solo candidati ad una qualsiasi carica elettiva. In realtà a far cadere il governo non erano stati i parlamentari (figurati se si perdono l’occasione di rubare ancora un po’ di soldi…) ma gli imbianchini che in quel momento imbiancavano l’aula durante la pausa pranzo e che si erano messi a smanettare come i famosi pianisti.
Leonzio si ritrovò così sulla strada e, siccome non aveva ancora maturato due anni da senatore, non aveva nemmeno diritto alla pensione. E siccome era uno spendaccione, si ritrovava in mutande. E siccome era anche un cagasotto, le mutande erano pure sporche.
Disperato, senza un soldo e soprattutto senza una donna, si mangiò l’orgoglio (anche perché non aveva altro da mangiare) e si rivolse al primogenito legittimo Sagitter affinché lo raccomandasse al suo datore di lavoro, il grande Arles Sacerdote, presidente dell’Atena Corporation. Sagitter, che aveva la vena dell’intrigo politico, esaltò le doti guerriere, mentali e fisiche del fratello, facendolo assumere con uno stipendio gonfiato a cui sottraeva mensilmente il 50% di “tasse”. In realtà lo incamerava lui, mettendolo da parte per pagarsi le prestazioni di Natasha.
Anche Leonzio conobbe Natasha, la prima e unica volta in cui una donna aveva accettato di dargliela senza farsi pagare (perché le altre volte aveva preteso il compenso). Il problema è che Natasha era appena stata con Cancer, che le aveva lasciato un succhiotto sul collo e, per paura di prendersi brutte malattie terrone, Leonzio declinò. Così dovette pure pagare un extra per far sì che Natasha non stesse con nessuno il giorno prima del turno di Leo, il che comportava una perdita economica ingente (Natasha lavorava dalle 8 alle 22, quindi 14 ore di lavoro perso a 50 euro l’ora sono 700 € persi). Per rifondere alla donna i 700 € di mancato guadagno il povero Leonzio dovette farsi prestare i soldi da Capricorn, che in realtà non li aveva ma se li era fatti prestare da Cancer per fare bella figura, al modico interesse del 100% al giorno. Cancer che era alle dipendenze di Don Virgo, dalle cui casse aveva prelevato i soldi. Insomma, alla fine del giro, Leonzio si ritrovò a dovere 700€ a Capricorn, che si ritrovò a doverne 70000 a Cancer, che doveva depositare nelle casse di Don Virgo.
Fu così che tutte le responsabilità furono scaricate su Leonzio, il quale chiese aiuto ad Arles per risolvere la questione, tirando in ballo il fatto che odiava i terroni e che non stava bene a pochi passi da uno di essi. Don Virgo ovviamente mangiò la foglia e decise di rimettersi alla decisione di Arles, che siccome era in periodo bastardo, decise di lavarsene le mani come Ponzio Pilato, lasciando ai due risolvere la questione come meglio credessero. Così Don Virgo decise di combattere contro Leonzio, per dargli una bella lezione, ma prima che lo potesse fare Arles intervenne con il suo fantasma diabolico rosso comunista e rincoglionì Leonzio a tal punto da farlo diventare una persona intelligente e un ottimo guerriero. Fu così che Leonzio si guadagnò fama di grande combattente (stavolta per davvero), meritandosi il diminutivo Leo, e anche molti soldi, con i quali saldò il conto con Don Virgo che rimase molto soddisfatto della cosa e gli propose un’alleanza mafiosa che Leo rifiutò. Dopo poco tempo da quest’ultimo fatto, purtroppo, arrivò al Grande Tempio Atena con i suoi quattro stronzi, e Leo, dopo aver combattuto contro Pegasus, tornò il coglione che era sempre stato fin dal principio.
Il resto è storia…
 
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EvilDevil the Shadow
view post Posted on 26/10/2010, 13:18     +1   -1




Nooo dai perché mi sono persa il seguito??? Avevo letto solo la prima storia! Adesso mi devo rimettere a pari ;)
 
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Shunrei89
view post Posted on 26/10/2010, 20:06     +1   -1




nn avevo commentato anche se l'avevo già letta :D bellissima come sempre!!!! ^^
 
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18 replies since 17/9/2009, 00:06   428 views
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